L’intelligenza di un guidatore può essere rilevata dal colore della propria auto: i risultati di uno studio condotto in Olanda.
Un recente studio, condotto dall‘Università di Groningen, in Olanda, afferma che si può individuare il quoziente intellettivo di un guidatore, in base al colore della propria auto. Scopriamo, dunque, cosa è emerso in merito.
Capire il quoziente intellettivo di un guidatore in base al colore della sua auto: lo studio
L’Università di Groningen, che è uno tra i più autorevoli poli accademici dei Paesi Bassi, di recente ha pubblicato i risultati di uno studio che sta facendo discutere.
Il team di psicologi e sociologi coinvolto in tale ricerca ha analizzato i dati relativi a oltre 12.000 automobilisti, raccogliendo informazioni sul loro profilo cognitivo, abitudini di guida e preferenze in fatto di design e colore dell’auto.

L’obiettivo dello studio era indagare se esistesse una connessione tra la personalità degli individui e le caratteristiche esteriori del veicolo scelto.
Il dato che ha attirato maggiormente l’attenzione degli studiosi è quello relativo al fatto che esisterebbe una predominanza di un particolare colore tra le auto possedute da individui con punteggi inferiori alla media nei test di intelligenza. Il colore in questione è il giallo brillante, anche se – in lista – finiscono anche il grigio e il marrone.
Secondo i ricercatori, il grigio potrebbe riflettere la tendenza a non farsi notare a non farsi notare dagli altri, nonché un livello di originalità minore. Il giallo, invece, indicherebbe una indole superficiale, mentre il marrone farebbe riferimento a un atteggiamento restio al cambiamento.
Interpretazioni dei risultati e reazioni scaturite dai risultati di ricerca
Naturalmente, i risultati dello studio hanno suscitato un dibattito molto acceso, anche se gli autori della ricerca precisano che non si tratta di una relazione causale, bensì di una correlazione statistica rilevata in un campione importante.
Scegliere un’auto gialla, quindi, non implica, automaticamente, un basso quoziente intellettivo: secondo i ricercatori, infatti, può essere interpretato come un indicatore da inserire in un quadro più ampio di tratti psicologici e comportamentali.